Il centro storico di Arcidosso non è solo uno straordinario esempio di abitato medioevale perfettamente conservato, ma è anche scrigno di cultura che racchiude ben sei esposizioni museali, che verranno presentate domenica 14 maggio durante una visita guidata attraverso le antiche vie del borgo.
Il Polo Museale di Arcidosso include raccolte di grande pregio e caratterizzate dall’eterogeinità: dalla Galleria Museo GaMu Artereastra alla Casa dei Secchi e dei Triachi, dal Museo dei Medioevo a quello dedicato a David Lazzaretti, dalla Collezione di armi Emo Macheroni al Museo di Arte e Cultura Orientale.
Fulcro del Polo Museale è la fortezza aldobrandesca, uno dei castelli medievali che ha mantenuto nel corso dei suoi undici secoli di vita la funzione pubblica, rendendolo un esempio raro e prezioso nel panorama italiano ed europeo.
Al suo interno un piano è dedicato al paesaggio medievale dell’Amiata e della Maremma, in cui sono esposti reperti archeologici provenienti dal sito di Castel Vaiolo (X sec.). Altre sezioni illustrano architettura e urbanistica dei centri storici medievali amiatini e della Valle del Fiora e la formazione della contea Aldobrandesca, antenata dell’attuale provincia di Grosseto.
Un’importante spazio è dato al Centro Studi David Lazzaretti, in cui la vicenda umana, sociale e spirituale del “profeta dell’Amiata” è ricostruita attraverso i molti oggetti che gli sono appartenuti, insieme ai documenti ed alle fotografie, agli stendardi ed ai disegni del movimento giurisdavidico da lui fondato. Esso rappresenta nel contesto storico della montagna amiatina, e più in generale nella storia delle classi subalterne dell’Italia post-unitaria, un momento utopico di grande suggestione e coinvolgimento.
Di recente acquisizione (2020) è la collezione privata Emo Mecheroni, divenuta Museo delle Armi: una preziosa platea di armi antiche, che raccontano la storia di varie culture, società, popolazioni, dal Medio Evo fino ai primi del ‘900. Sono in mostra 175 pezzi: 164 armi da sparo e da taglio appartenenti a varie epoche e a varie culture, 10 elmi di diversa foggia e provenienza e un bastone animato. Nel museo trovano spazio differenti tipologie di armi bianche utilizzate nel periodo che va dal Medio Evo al Rinascimento e di armi da fuoco avancarica, a pietra focaia e luminello, in uso dal 1600 al 1800.
Il Museo di Arte e Cultura Orientale è stato realizzato dal Prof. Namkhai Norbu, studioso di fama internazionale, presidente della Comunità Dzogchen, della Fondazione Shang Shung, di ASIA Onlus, ed autore di più di 250 tra pubblicazioni e libri. La collezione è composta da opere d’arte, oggetti di artigianato e di costume, importanti documenti relativi alla cultura himalayana.
Il 2023 si è aperto con l’ingresso nel Polo Museale di due nuove realtà espositive: la Galleria Museo GaMu Artereastra, che accoglie l’intera opera psicodidattica di Maurizio Pizzetti ed è un continitore artistico che nasce nel 1982 con 5 percorsi, per poi divenire “il viaggio” con 12 fermate, oltre al Museo Etnografico La casa dei Secchi e dei Triachi, una straordinaria raccolta di attrezzi, oggetti ed immagini che raccontano la vita quotidiana sull’Amiata dalla metà dell’800 alla metà del ‘900, creata ed allestita da Carlo Morganti e Susanna Nanni.
Per far conoscere i nuovi musei e l’ampia offerta culturale del suo centro storico, la Pro Loco di Arcidosso promuove una visita guidata domenica 14 maggio alle ore 10,30; il prezzo è 10 euro ed include il biglietto d’ingresso a tutte le esposizioni. La prenotazione è obbligatoria e deve essere effettuata entro sabato 13 al numero 3667472612; la visita verrà effettuata al raggiungimento del numero minimo di 10 partecipanti.