Questa estate si è svolta, nella caratteristica cornice del castello Aldobrandesco di Arcidosso, una mostra d’arte. Riportiamo le parole che ha usato l’autrice, Francesca Bizzarri, per descrivere le proprie opere.
“Sirene” è un esposizione di figure nate dall’assemblaggio di più materiali raccolti, cuciti e contenuti da fili e stoffe.
Sono immagini che richiamano, per la loro impostazione, alle sculture greche di età classica ,giunte fino a noi amputate di arti e teste. Corpi mutilati che rimangono a testimonianza di Civiltà eterne, sempre in dialogo con il presente. Da queste immagini nascono figure di stoffa non amputate ma, in attesa di manifestarsi nella loro completezza. Figure in costruzione che chiedono a una Civiltà Nuova di portarle a compimento. In una contemporanea dittatura dell’apparenza mi sono chiesta: come può l’uomo riconoscersi in questo tipo di società se non colui a cui è stato sottratto a se stesso?
“Sirene” sono coloro che fluttuando tra due mondi cercano di ricucire, nel presente,origine e futuro.